lunedì 1 febbraio 2010

pasticcini di pasta di mandorle


Preparazione base e ineguagliabile in diverse ricette siciliane, la pasta di mandorle sembra che abbia avuto origini molto antiche: pare infatti che la sua ricetta sia da attribuire ad un gruppo di monaci appartenente al convento di San Giorgio D’Antiochia, nel pieno centro di Palermo. Chiamata anche pasta reale, forse per la bontà del suo gusto, può essere aromatizzata o colorata come preferite e adottata in diverse preparazioni sia della cucina siciliana che non. Questa che propongo è una ricetta di pasta di mandorla particolarmente morbida ed aromatica, molto simile a quelle più tipicamente siciliane. Il segreto e' nella frutta candita tritata finissima, quasi ridotta in crema, mescolata all'impasto di mandorla. Facoltativo, ma consigliabile, l'aggiunta di qualche mandorla amara.




Ingredienti:

1 chilo di mandorle
  • 800 gr di zucchero (preferibilmente aromatizzato alla vaniglia naturale)
  • 200 gr di scorze di arancio candite
  • 50 gr di miele di acacia
  • 350 gr di albume

  • Preparazione:
    Innanzitutto, le mandorle vanno ridotte in farina. Fate bollire un po' di acqua e mettetevi a mollo le mandorle per cinque minuti, passato questo tempo pelatele e fatele asciugare su un canovaccio. Pestatele in un mortaio fino ad ottenere una pasta fine. Ovviamente, se si ha la possiblità di acquistare della buona farina di mandorle, questo passaggio può essere saltato rendendo ancora più veloce l'esecuzione della ricetta. Il secondo passo, sarà poi quello di ridurre in crema le bucce di arancia: per questo, si può usare un frullatore oppure, ancora meglio, un mortaio. A questo punto, si può passare alla preparazione dei pasticcini. Si versa la farina di mandorle in una ciotola e a questa si aggiungono gli altri ingredienti. Si mescola con un cucchiaio fino a quando tutti gli ingredienti non si siano ben amalgamati (se l'impasto vi sembra troppo duro, potete aggiungere un altro po' di albume) e lo si mette in una tasca per dolci. I pasticcini vengono quindi formati spremendo direttamente l'impasto su una teglia coperta di carta da forno e possono essere decorati in modo diverso (con una ciliegia candita, una mandorla, un pezzetto di buccia candita, un chicco di caffè, etc.). Si lasciano quindi riposare per una notte intera (il riposo serve a mantenere la forma in cottura) e poi si infornano a circa 180°-200°. La temperatura del forno non può essere indicata con esattezza: dipende infatti dalle caratteristiche di ognuno. E' importante però che, a fine cottura i pasticcini appaiano dorati all'esterno ma siano ancora ben morbidi all'interno (si induriranno un po' raffreddandosi).

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